La differenza tra SEO e SEM

Quando si parla di marketing c’è spesso una confusione gigantesca, figuriamoci quando si parla di qualcosa di più tecnico, sebbene molto ampio come il SEO e il SEM.
Da qui in avanti saranno solo acronimi (con relativa spiegazione), quindi preparati 😉

SEO e SEM spiegati facili

Facciamo una prima distinzione di massima che ci aiuterà a capire in seguito:

  • Il SEO è la disciplina del web marketing che tratta il posizionamento organico di un sito web sui motori di ricerca
  • Il SEM è la branca del web marketing che si occupa di motori di ricerca a 360° e non punta esclusivamente al posizionamento di un sito web su Google in maniera organica.

Sei già in confusione? Mi spiego meglio allora.
Il SEM è la macrocategoria al cui interno abbiamo attività come l’analisi del traffico delle KW (parole chiave), la zona di flusso maggiore, il periodo dell’anno, l’analisi delle KW a coda lunga, l’analisi del pubblico, la creazione delle landing page e così via. Oltre a tutto ciò, all’interno del SEM è compreso il SEO, quindi scrittura contenuti, ottimizzazione per i motori di ricerca, link building, link juice, page authority, velocità del server e molto altro.

Quindi sì! Il SEO è una parte del SEM e il SEM è una parte del web marketing e il web marketing è una parte del marketing. Chiara la catena?

Ma cosa significa fare SEO allora?

Ora possiamo entrare più nel merito.

Solitamente chi si occupa di SEO si occupa, o comunque ha padronanza, delle tematiche del SEM. Fare SEO è come dirigere un orchestra di tanti, tantissimi elementi. Ma per dirigere l’orchestra devi necessariamente avere una visione d’insieme del progetto musicale che vuoi condurre. Non basta essere dei bravi violinisti per dirigere un’orchestra intera e avere una visione globale.

Traslando il paragone sul SEO, non basta essere dei bravi scrittori per dire di fare SEO. Bisogna conoscere le regole base, intuire i cambi di algoritmo di Google e, più in generale, avere una visione d’insieme per il risultato che si vuole raggiungere.

Si inizia a fare SEO solo dopo una approfondita analisi degli obiettivi del cliente e delle reali possibilità di posizionarsi tramite un sito web. Da quel momento inizia la battaglia contro altre migliaia di siti, sperando di impressionare favorevolmente Google o il motore di ricerca che si vuole colonizzare.

Facciamo un esempio sul SEO

Vendo biciclette, creo un sito in WordPress e mi oriento sul SEO per arrivare in prima pagina per la KW “negozio di biciclette”.

Ecco, al momento in cui sto scrivendo questo articolo, questa KW conta 18.400.000 di siti concorrenti. (DICIOTTO MILIONI) nel caso non fosse arrivato il messaggio.
Un sito neonato, con pochi contenuti, senza autorevolezza di dominio, senza nemmeno un backlink in ingresso e senza traffico, potrebbe vedere la prima pagina dopo anni di lavoro continuativo e potrebbe anche non bastare.

Questo per dire che cosa: che il SEO è lento, il SEO è costruzione di architetture sul proprio sito e su sito altrui. Non mi voglio dilungare sulle strategie migliori per fare SEO per più motivi:

  • 1. I guru non esistono e figuriamoci se posso esserlo io.
  • 2. Le tecniche che leggi ora, fra tre mesi potrebbero essere obsolete.
  • 3. Se sapessi come far arrivare un sito in prima pagina in due settimane, scavalcando 18 milioni di competitors non lo rivelerei certo su un articolo di blog

Questo anche per dirti che le informazioni che trovi gratuitamente online, o sono di carattere generale, come questo articolo, oppure sono frottole.

Ma allora devo fare SEO o SEM?

Ma allora non mi sono spiegato per nulla!
Faccio un breve riepilogo:

Con il SEM si individuano tutte quelle attività propedeutiche a decidere COME conviene posizionare un sito su un motore di ricerca; che sia Google, Bing, DuckDuckGo o Youtube (naturalmente hanno algoritmi e risultati differenti. Non basta posizionarsi su Google per essere posizionati ovunque).
Quindi analizzo, predispongo gli strumenti e le campagne per primeggiare sui motori. Non necessariamente devo orientarmi sul SEO, potrei scegliere Google ads, ad esempio.

Se invece mi rendo conto che il SEO potrebbe essere scalabile e portare dei buoni risultati, ecco che le attività di SEM mi danno luce verde per fare SEO. Quindi ottimizzazione del sito, delle pagine, SEO offsite, backlink, compressione immagini, struttura degli interlink, struttura delle pagine e almeno altre 120 cose che per brevità ti risparmio.

Tutto chiaro? Se hai domande non farti problemi, scrivi nei commenti quello che ti senti

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